Il 27 Maggio del 1933 esce nelle sale americane The Three Little Pigs (I Tre Porcellini), un cortometraggio della serie Silly Symphonies ispirato ad un’antica favola di probabile origine Britannica, che avrà un grande impatto non solo per lo studio di Walt Disney ma anche sulla storia Americana in generale, visto che la canzone scritta per il mini film dal musicista Frank Churchill ed intitolata Who’s Afraid Of The Big Bad Wolf (Chi ha paura del lupo grande e cattivo) diventerà, oltre che un grande successo, l’inno della generazione che ha vissuto la grande depressione tra il 1929 e il 1939.

Il lupo grande e cattivo da combattere della canzone era quindi visto come la metafora della situazione di drammatica povertà con cui ci si doveva misurare tutti i giorni. In seguito il lupo cattivo divenne in America anche simbolo di Hitler e dei suoi complici ed alleati durante la seconda guerra mondiale.

Quest’anno cade il novantesimo anniversario del debutto di questi tre simpatici personaggi che ancora oggi sono amatissimi da grandi e piccoli ed è quindi una bella occasione per ripercorrere la loro storia tra curiosità e memorabilia, sia vintage che più recente che abbiamo in collezione.

Cominciamo col dire che i porcellini nella versione originale hanno nomi che rispecchiano le loro abilità: Fiddler Pig (Porcellino Violinista), Fifer Pig (Porcellino Pifferaio) e Practical Pig (Porcellino Pratico/Saggio). In molte versioni straniere vengono invece ribattezzati con nomi più particolari e personali. In Italia diventano Timmy, Tommy e Jimmy mentre in Francia Nif-Nif, Nouf-Nouf e Naf-Naf

Il primo cortometraggio del 1933, ha avuto un cosi grande successo da vincere un premio Oscar ed i gestori delle sale cinematografiche di tutta l’America chiedevano a gran voce a Walt un seguito. Si narra che Disney inizialmente rispose alla richiesta con un “you can’t top pigs with pigs” che suona un pò come “non puoi continuare ad avere successo moltiplicando i maiali” ma alla fine cedette e l’anno successivo fu prodotto un sequel, chiamato The Big Bad Wolf, che esce nel 1934 e in cui si cerca di capitalizzare ancora sul successo della canzone e del Lupo Ezechiele, che in questo capitolo non solo ha a che fare con i tre pestiferi fratellini ma anche con Cappuccetto Rosso e la Nonna in un cross over di favole molto divertente.

Nel 1936 viene fatto uscire il terzo cortometraggio, The Three Little Wolves, che ci presenta questa volta i tre lupetti figli di Ezechiele, che si scontreranno anche loro con i tre porcellini.

Nel 1939 esce The Practical Pig, il quarto ed ultimo corto della filmografia suina ufficiale, se non si contano due successivi corti di propaganda della seconda guerra mondiale (The Thrifty Pig e Food Will Win the War) che riutilizzano immagini rimontate dei cortometraggi precedenti, sopratutto del primo. In questo mini film, non inserito però nella serie Silly Symphonies che si era da poco conclusa e che era il primo (ed ultimo) corto della serie proprio dedicata ai Tre Porcellini, Jimmy il porcellino saggio deve di nuovo andare a salvare i due fratelli sconsiderati e spericolati in una storia che ripropone la morale di “al lupo al lupo”.

Il corto de I Tre Porcellini viene distribuito e doppiato in Italia solo nel 1951 ma non contiene la famosa canzone con il testo che tutti conosciamo da decenni (siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin). Il testo Italiano venne scritto solo un paio di anni dopo da Elvia Figliuolo, paroliera conosciuta anche con lo pseudonimo di Misselvia che lo trasforma in una semplice filastrocca per bambini che torna ad essere molto popolare, eliminando del tutto la lettura più adulta del brano con il lupo come simbolo di una minaccia nella vita reale. In alcuni dischi viene erroneamente riportato Devilli (autore dei testi italiani delle canzoni di Biancaneve) come paroliere nostrano della canzone originariamente firmata da Frank Churchill e Ann Ronell

Il testo appare anche nella versione italiana del 45 giri Storyteller, narrata da Angela Cicorella, doppiatrice non famosissima ma che ha praticamente letto buona parte dei famosi 45 giri italiani Disney della serie “Leggi, Guarda, Ascolta” a partire da fine anni sessanta.


Who’s Afraid Of The Bidg Bad Wolf è apparso su molti dischi in vinile negli anni sessanta, decennio in cui la canzone ha avuto un secondo grande successo. Vi mostro la copertina e retrocopertina di un disco storyteller stampato nel Regno Unito in cui è contenuto il tema, oltre alla storia raccontata da Sterling Holloway, famoso per essere la voce originale di tre personaggi Disney super iconici: Lo stregatto di Alice Nel Paese Delle Meraviglie, Winnie The Pooh e Kaa, il serpente de Il libro della giungla.

Le Trois Petit Cochons sono stati fra le prime fiabe inserite nella collezione di 45 giri con le storie raccontate su vinile nati in Francia a metà degli anni cinquanta a cura di Lucien Ades dei quali diciamo di più in questo articolo. Seguono alcune copertine e illustrazioni vintage tratte da questi singoli di quegli anni.

Rimanendo sul discorso vinili, Three Little Pigs tornano nel 2015 in un box set che Disney Records fa uscire per celebrare le Silly Symphonies. A chi lo comprava in pre-ordine veniva regalato un disco formato 10 pollici con La Danza Degli Scheletri sul lato A e proprio I Tre Porcellini sul lato B. Nell’aprile del 2016 ulteriori 2,500 copie di questo disco sono state messe in vendita per un pubblico più ampio come parte del Record Store Day.

Chiudiamo la parte riguardante la musica ricordando la cover moderna più intrigante del brano Who’s Afraid Of The Big Bad Wolf che appare nel progetto Simply Mad About The Mouse di cui abbiamo parlato più in dettaglio qui.

Nel cd troviamo una versione in stile rap/hip hop anni ottanta a cura del rapper L.L. Cool J con arrangiamento che ricorda la famosa Billie Jean di Michael Jackson ed è anche divertente sentire alcune delle parole originali del testo degli anni trenta che oggi assumono un nuovo significato ironico come ad esempio la descrizione del primo porcellino di cui si dice: “number one was very gay and he built his house of hay“. Sempre in questo cd c’e’ anche una versione strumentale del brano chiamata Mad About The Wolf in cui il maestro jazzista Kirk Whalum suona il sassofono su un re-edit della base di LL. Cool J.

I maialini non potevano non esserci nella collana di libri per bambini famosissima negli anni settanta, Wonderful World of Reading, chiamata in Italia Imparo a leggere con Topolino ed edita da Mondadori, di cui parliamo più nel dettaglio qui.

Fra i giocattoli più famosi dei Tre Porcellini ricordiamo i pupazzi made in Italy della Ledraplastic, azienda fondata nel 1963 e specializzata in personaggi di gomma per la prima infanzia, famosi per il logo dell’elefantino stampato sul retro, e che oggi sono diventati veri e propri oggetti da collezione anche molto quotati. Durante l’era della licenza Disney, che va dal 1966 al 1988, fra i vari personaggi prodotti abbiamo anche Timmy, Tommy e Jimmy, oltre che agli ultra rari Ezechiele e Lupetto.

Apriamo il discorso della visione casalinga de I Tre Porcellini con l’uscita in versione pellicola Super 8 distribuita con il marchio Walt Disney Home Movies sia in Italia che all’estero a fine anni sessanta. La storia, condensata in circa tre minuti e mezzo esce in formati vari: bianco e nero/muto, a colori/muto, a colori/sonoro.

Negli anni settanta spezzoni di due dei corti appaiono, sempre in formato Super8, anche nel volume uno di una serie di compilation dedicata alle Silly Symphonies.

Il debutto in home video avviene nel 1984 negli Stati Uniti in versione Vhs, Betamax e Laserdisc nel volume quattro della serie di compilation chiamate Cartoon Classics. La stessa serie, una volta stabilito che il formato Europeo fosse solo il VHS Pal, usci anche in Inghilterra nel 1987 e proprio i tre maialini erano in copertina della cassetta dedicata alle Silly Symphonies che vi mostriamo qui sotto.

In Italia i fratellini debuttano in VHS nella compilation 9 Oscar – I Capolavori di Walt Disney, della serie Cartoon Classics uscita per il noleggio a Maggio del 1986. Questo programma in realtà ha un origine molto vintage, infatti fu montato nel 1966 con nove cortometraggi vincitori del premio Oscar sviluppando un’idea originale dello stesso Walt che ne aveva commisionata una prima versione con cinque corti uscita nel 1937 nei cinema americani per promuovere il debutto di Biancaneve. Questa videocassetta viene poi ristampata fra le prime versioni dedicate alla vendita a Dicembre 1988 con una copertina completamente diversa che mette ancora più in risalto il protagonisti di questo articolo.

Il terzo cortometraggio della filmografia lo troviamo in Italia nella VHS per il noleggio del 1986 intitolata Silly Symponies Volume Due, secondo volume compilation con alcuni dei migliori shorts di questa serie innovativa doppiati in Italiano. Come detto è presente del 1936 The Three Little Wolves in cui vengono introdotti i tre lupetti figli di Ezechiele.

A Marzo 2000 arriva per la vendita una VHS con box piccolo rosso dedicata quasi esclusivamente a questi personaggi. In questa cassetta sono stati inseriti Three Little Pigs (1933), Three Little Wolves (1936), The Practical Pig (1939) ma purtroppo la filmografia non e’ completa mancando The Big Bad Wolf (1934)

I vari corti appaiono su altre vhs sia in Italia che all’estero, tra queste ricordiamo le compilation Storybook Favourite e Disney Fables in UK e le Favole Disney in Italia. Queste stesse compilation arriveranno anche successivamente in DVD.

Per quanto riguarda il collezionismo di statuine, Timmy, Tommy, Jimmy ed Ezechiele, essendo personaggi importantissimi nella storia Disney non potevano non esserci nella prestigiosa collezione di porcellane Walt Disney Classic Collection, anzi sono stati riprodotti più volte. Il primo set comprende i tre maialini con il lupo travestito buffamente da pecorella, e poi ci sono un’edizione limitata di Ezechiele nascosto fra i cespugli ed i tre porcellini che marciano vittoriosi come alla fine del corto dei tre lupetti. Fra le Enchanted Places, riproduzioni di case e castelli dei personaggi Disney, sono state create tutte e tre le casette costruite nel primo corto.

Recentemente anche l’artista folk Jim Shore omaggia questi personaggi nella sua popolare collezione di statuine Disney Tradition distribuite dalla Enesco. Nel 2020 escono infatti due figure in tipico stile Shore con finti intagli come se fossero di legno e varie decorazioni, una di Ezechiele e l’altra che comprende tutti e tre i porcellini.

Augurando di nuovo buon compleanno a questi simpatici personaggi chiudiamo l’articolo con un piatto decorativo in fine porcellana della collezione Disney della Kenleys risalente alla metà degli anni novanta.

Facente parte della prima wave di 12 piatti uscita nel 1994 e che celebravano le storie Disney più amate, il piatto presenta un’illustrazione molto carina con i tre protagonisti che si divertono al sicuro nella casa di mattoni mentre il lupo li spia furioso ed affamato da fuori la finestra.