Disney’s Wonderful World of Reading è una serie di libri per bambini pubblicata negli Stati Uniti a metà anni settanta contenenti brevi storie adattate da vari film, cortometraggi, fumetti e serie televisive della Walt Disney Productions.
L’idea originale è in realtà nata in Danimarca nei primi anni settanta quando il Gruppo Editoriale Egmont fece uscire i primi libri della collana chiamata Il club del libro di Paperino (Anders Ands Bogklub) poi ripublicati negli Stati Uniti dalla Random House di New York che creò il famoso logo con il libro aperto rosso ed il mappamondo con le orecchie di Topolino che anche tutti noi in Italia conosciamo bene.
I più di 300 titoli pubblicati negli anni continuano ad essere ristampati ancora oggi, con l’aggiunta di qualche nuovo libro legato ai nuovi personaggi Disney, nonostante nel tempo le case di distribuzione siano spesso cambiate (in Usa i diritti sono ora della Early Moments e di Hachette in Europa).



In Italia la collana venne presa dalla Arnoldo Mondadori Editore che a metà del 1976 la lancia nelle edicole Italiane come pubblicazione settimanale chiamandola Imparo a leggere con Topolino. Ogni settimana arrivava in vendita una nuova storia con accattivante copertina cartonata spesso tratta da uno dei popolarissimi lungometraggi classici che ancora oggi adoriamo come Cenerentola, Biancaneve, Peter Pan, Pinocchio, Dumbo, Bambi, La Bella Addormentata nel bosco, La Carica Dei 101 o i successi recenti dell’epoca come Le Avventure di Bianca e Bernie o Robin Hood.

I cortometraggi delle Silly Symphonies e vari mediometraggi fornivano anche loro lo spunto per alcuni volumi, come I tre porcellini, Il topo di campagna, La lepre e la tartaruga o Il piccolo Indiano Hawiatha, Lamberto leone inesperto o Winny Puh. Anche le storie più famose tratte da film ad episodi come L’apprendista Stregone da Fantasia, Topolino e il fagiolo magico da Bongo e i tre Avventurieri, Pierino e il Lupo da Musica Maestro, Pablo Pinguino Freddoloso da I Tre Caballeros vennero adattate ed inserite fra le uscite.

Le copertine sono sempre colorate e catturano lo sguardo del lettore. Purtroppo quasi nessuno degli artisti che hanno contribuito ai libri con le loro immagini sono creditati. Fra i pochi nomi che oggi vengono riportati come collaboratori di quella collana troviamo l’americano G. Harrison Olesen ma la maggior parte delle illustrazioni per i primi libri sono tutte made in Danimarca, e spesso gli autori si prendevano delle libertà sul character design dei personaggi. Notiamo ad esempio in Biancaneve e i sette nani come la principessa stessa abbia un volto particolare per non parlare del Principe Azzurro nordico e biondissimo mentre la Regina Cattiva per vestirsi preferisce evidentemente il rosso invece del look nero e viola che conosciamo e per il Cacciatore pare abbiano “cambiato attore”.




Negli anni novanta i disegni un pò troppo datati e ritenuti strani sono stati sostituiti con nuove illustrazioni create per altre collane di libri più recenti o con artwork nati per le edizioni in home video delle pellicole.
Nella serie originale degli anni settanta alcune storie, basate su libri e favole classiche per cui gli studios non avevano mai creato un film, vengono proposte con vari personaggi Disney nei panni dei protagonisti, ad esempio troviamo il Principe Giovanni di Robin Hood nei panni del sovrano de I vestiti nuovi dell’imperatore ingannato da due truffatori interpretati dal gatto e la volpe di Pinocchio, o Topolino nei panni di Gulliver in Topolino a Lilliput. Altre favole adattate sono Aladino e la lampada meravigliosa, La principessa senza sorriso, I Musicanti di Brema, Paperino e il bastone magico.
Molti di questi volumi con i fab five (Topolino, Minnie, Paperino, Pippo e Pluto) hanno le illustrazioni fatte un pò troppo di corsa. Non essendo creditati gli artisti non è chiaro se il character design di questi personaggi iconici sia stato rivisitato da fumettisti frettolosi in Danimarca o in America.

Le storie erano abbastanza corte, con testi molto semplici che spesso si prendevano molta libertà rispetto alla trama del film dal quale provenivano. Per questo quando possibile venivano tratti piu libri dalla stessa pellicola. Per Pinocchio per esempio abbiamo in un volume la storia di Mangiafuoco e in un altro quella della Balena.
Per altri personaggi famosi come le Biancaneve e Cenerentola ma anche Bambi e La Carica dei 101, oltre alla storia principale vengono creati ulteriori nuovi racconti inventandoli di sana pianta. Fra questi ricordiamo Il compleanno di Cenerentola, I 101 e i ladri di gioielli, La prima neve di Bambi, I sette nani e il diamante di Biancaneve, Biancaneve e i nani disordinati e molti altri.

Le pubblicazioni Mondadori furono di grandissimo successo in Italia e negli anni settanta ed ottanta chiunque aveva almeno uno di questi libri in casa. I primi titoli usciti tra il 1976 e il 1979 (circa una sessantina) furono ristampati più volte e ulteriori storie vennero aggiunte ad integrare la serie negli anni ottanta.
A metà anni novanta prima che la collana venisse interrotta Mondadori mise in vendita delle ristampe non particolarmente attraenti con copertina sottile, non cartonata ma brossurata, usando sempre le vecchie illustrazioni ma messe all’interno di una grafica poco felice.

A fine anni novanta la serie viene ribattezzata Il Meraviglioso Mondo di Walt Disney, riprendendo il Wonderful del nome originale e cominciano ad essere commercializzati in edicola a cura della De Agostini tutti i nuovi titoli di recente aggiunti in America, che comprendevano i film del “rinascimento” Disney oltre che a rifacimenti delle storie classiche con nuove illustrazioni più in linea con i personaggi. Questa serie negli anni 2000 passo poi ad Hachette che la continuò a vendere anche in Italia.

Concludendo và certamente detto che questa serie di libri per bambini ha davvero fatto la storia in tutto il mondo, nonostante le illustrazioni spesso di valore un pò discutibile era uno dei pochi modi, negli anni in cui non esistevano videocassette, dvd o streaming, di rivivere a casa le storie Disney che tanto ci incantavano al cinema ed il fatto che ancora oggi i volumi vintage siano ricercatissimi e molti collezionisti si dilettino a cercare di completare l’estesa collezione indica e conferma la loro iconicità.

Happy Disney Collecting!
Commenti di Mario John