Da quando Disneyland Paris ha aperto le sue porte per la prima volta, ormai nel lontano Aprile del 1992 e si chiamava Euro Disney, chi scrive ha visitato il parco dozzine di volte. Nel tornarci nel 2025, dopo qualche anno di assenza, mi è venuta voglia di scrivere una serie di articoli nei quali condividere con voi ricordi, ma sopratutto mostrarvi souvenir, memorabilia nerd, statuine, discografia dettagliata dei cd del parco e tante altre adorabili assurdità che negli anni mi sono riportato a casa.

In questo primo articolo, oltre al merchandise e al collezionismo ho deciso di fare una passeggiata fra depliant, fotografie, biglietti, mappe del parco, chiavi di hotel, insomma quelle che chiamo le “reliquie” dei miei soggiorni a Marne La Vallè. Come molti ricorderanno, dall’apertura ad Aprile 1992 fino al Maggio 1994, il parco a tema si chiamava Euro Disneyland, mentre tutto il complesso che lo ospita si chiamava Euro Disney Resort. Quindi tutto, dai biglietti d’entrata e i sacchetti per lo shopping, ai tovagliolini nei ristoranti, le bustine di zucchero, le targhette sui peluche e i giocattoli, era marchiato con uno di questi due nomi.


Come in tutta Europa, le pubblicazioni Disney hanno pubblicizzato molto l’apertura del parco e per accertarsi che anche gli Italiani sapessero tutti i dettagli il popolarissimo settimanale TOPOLINO nel numero del 13 Ottobre 1991 ci diceva dalla copertina che Euro Disney avrebbe aperto le sue porte nell’arco di sei mesi. E sul numero uscito nelle edicole Italiane il 12 Aprile 1992, venne annunciata l’apertura, che avveniva proprio in quello stesso giorno.


Direttamente dal 1992 (ma anche dal 1993 visto che era rimasto lo stesso) arriva questo biglietto elettronico o passeport, che serviva per l’accesso al parco divertimenti. Realizzato come le schede telefoniche dell’epoca, erano di plastica e con una banda magnetica sul retro sui cui venivano programmate le date del soggiorno e quindi del funzionamento. Sul fronte Trilli dava il benvenuto sorvolando dall’alto il castello de La Belle Au Bois Dormant ed il logo Euro Disneyland in alto.

I sacchetti e le bustine in cui venivano dati gli acquisti fatti, sia fuori che dentro al parco, erano invece brandizzate con il logo Euro Disney Resort e disegni stilizzati di alcune attrazioni e palloncini con le orecchie di Topolino.

Nei primi depliant cosegnati agli ospiti di Euro Disneyland venivano presentate tutte le zone, le attrazioni e i tipi di ristorazione disponibili. Ecco una delle guide per i visitatori del 1992 in lingua Italiana.

Ognuna delle terre del parco veniva descritta nel dettaglio e nell’ultima foto potete vedere una mappa di Euro Disneyland con le prime attrazioni con cui ha aperto.







Ed il logo Euro Disney lo troviamo anche sull’etichetta di questi due mini peluche comprati nel 1992, di un Pippo vestito da caballero con sombrero Messicano e Pluto addobbato con un cappottino rosso con rifinitura di “pellicetta” nera e un cappello da Cosacco





La zona dedicata allo shopping esterna ai parchi, che comprendeva vari tipi di ristorazione all’americana e boutique di merci varie oggi si chiama Disney Village, ma allora si chiamava Festival Disney, e comprendeva anche un grande Disney Store, sostituito oggi da un emporio ancora più immenso chiamato World Of Disney.

Fra i primi acquisti fatti lí nel 1992 c’erano queste cartoline con fotogrammi originali tratti da lungometraggi vari, quali La Bella Addormentata, La Spada Nella Roccia, Pinocchio, Bambi e gli allora nuovissimi La Bella e La Bestia ed Aladdin.



Altra cartolina venduta era questa, con un disegno artistico del castello e dei suoi visitatori, usato spesso anche sulla stampa Inglese e Francese già dai primi tempi della presentazione ai media del progetto Euro Disney Resort.

Fra gli oggetti di merchandise che più andavano a ruba nel 1992/1993 c’era sicuramente questo gratta spalle di Mickey Mouse con il logo Euro Disney che ancora oggi è appeso orgogliosamente nel mio bagno. Oggetto spiritoso e tipicamente Americano, negli anni ottanta veniva venduto a World Disney World e Disneyland con i rispettivi loghi.


Altro souvenir del 1992 è questo capellino con le fattezze complete di Pippo, comprese le orecchie cadenti, reso popolarissimo dal Genio di Aladdin, che lo indossa alla fine del film.

Per chi volesse godersi Disneyland Paris in maniera completa, l’esperienza ideale comprenderebbe il soggiorno in uno dei suoi hotel, che all’epoca poteva essere prenotato principalmente nelle agenzie di viaggi consultando opzioni e prezzi su uno di questi cataloghi.



Gli alberghi in ordine decrescente di categoria e prezzo erano, e sono ancora, il Disneyland Hotel (con tema Magia Disney ed accesso diretto al parco), Hotel New York (oggi completamente ristrutturato e brandizzato a tema Marvel), Newport Bay Club (in stile old Navy), Sequoia Lodge (in stile parco naturale Americano), Hotel Cheyenne (un fortino Old West) e Hotel Santa Fe (originariamente a tema frontiera Messicana ed oggi ritematizzato coi personaggi di Cars della Pixar).










Fin dall’inizio gli hotel hanno avuto il loro merchandise esclusivo, tra cui le classiche mug di ceramica con il logo, che vi mostro a seguire.






Nei miei vari viaggi nel resort ho soggiornato in tutti gli hotel tranne che al New York, ed il primo, nell’estate del 1992, fu il Newport Bay Club, situato accanto ad uno dei lati del Lago Buena Vista che è in perfetto tema con l’ambiente marinaro dell’albergo e che vi mostro nella sua maestosità in una foto di un giorno di pioggia.

Fra le reliquie che conservo della camera vi mostro il cartellino di benvenuto, il cartello da mettere alla maniglia della porta per non essere disturbati ed una cartolina che veniva messa a disposizione degli ospiti. Tutto a tema marinaro.

Nelle bagni delle camere si trovava un set di saponi, bagnoschiuma, set cucito, e cuffietta per la doccia, tutti impacchettati in una scatolina con la faccia di Topolino e con il marchio Euro Disney.





Le scatoline di sapone e i flaconcini di shampoo rimasero cosi per vari anni, ma ovviamente cambiavano i loghi adattandosi ai nuovi nomi del resort.


I flaconcini di shampoo, poi hanno cambiato aspetto e il più simpatico è stato senza dubbio quello con il tappino di chiusura con la forma delle orecchie di Mickey.




Per la seconda estate ad Euro Disney, ho goduto del lusso e delle atmosfere magiche dell’albergo principale che si affaccia sul parco, il Disneyland Hotel. Gli splendidi quadri che adornanavano i corridoi, con artwork che riprendevano le architetture del parco e il grande salone reception ti portavano in una vera atmosfera da favola.
















L’attenzione di grandi e piccoli veniva indubbiamente attratta dalla collezione di grandi marionette artistiche, contenute in teche di vetro protettive, di Pinocchio e il Grillo Parlante, Topolino Apprendista Stregone, la Regina Cattiva di Biancaneve e sempre lei in versione Vecchia Strega.










Innanzitutto vi mostro la piantina dell’albergo che veniva data dalla reception agli ospiti, per trovare la propria camera in questo complesso immenso.

Recuperati da un vecchio rullino fotografico in pellicola del 1993, ecco alcuni scatti che danno l’idea dell’arredamento della camera e dei giardini interni per i soli ospiti.




Non potevo non portarmi a casa qualche souvenir, come la carta intestata e le buste che l’hotel metteva a disposizione in camera, featuring Trilli e Il Grillo Parlante

In camera la direzione metteva a disposizione anche delle cartoline, da spedire a parenti ed amici, con una bella immagine vintage del castello di Cenerentola tratta proprio dal film del 1950.

Il personale dell’albergo, lasciava ogni giorno in camera delle monete di cioccolata raffiguranti da un lato Buffalo Bill e dall’altro il capo Indiano Toro Seduto, come promozione del loro spettacolo di punta Buffalo Bill’s Wild West Show. Ovviamente le ho ancora e non oso immaginare in che condizioni sia la cioccolata lì dentro dal 1993.


Dei piccoli cartonati, come questo, che invitavano alla prenotazione di un tavolo per cenare durante la visione del dining show erano piazzati in ogni camera.

Se non si voleva essere disturbati dal personale delle pulizie bastava mettere sulla maniglia della porta il cartellino plastificato che ritraeva Mickey Mouse addormentato nei panni dell’Apprendista Stregone.

Come ogni grand hotel che si rispetti, era contemplato anche il servizio in camera. Il menù cartaceo di forma squadrata del room service, era multilingue ed aveva in copertina l’ippopotama Hyacinth tratta da La Danza Delle Ore di Fantasia . La sezione in lingua Tedesca di Zimmer Service, mostrava un non proprio rassicurante personaggio bussare alla porta. Come potete vedere, lo conservo ancora gelosamente.






Negli primi due anni di Euro Disney anche le chiavi elettroniche per entrare nella propria stanza di albergo erano customizzate con il logo dell’hotel. Vi mostro quelle del 1992 e 1993 del Disneyland Hotel e Newport Bay Club.




In seguito sulle card verrà impressa una generica illustrazione con le istruzioni per usarle e sarà la stessa consegnata agli ospiti in tutti gli alberghi del parco.


Prima di andare via gli hotel chiedevano la cortesia di complilare dei questionari lasciati nelle camere per migliorare i servizi. Eccone tre, con Pluto e Il Grillo Parlante pronti all’ascolto dei vostri consigli .

Ed ecco le reliquie del soggiorno al Sequoia del 2004 a cominciare dalla guida data in reception che descrive le attività del lodge.


Anche in queste camere non mancavano la carta da lettera e buste personalizzate ad uso degli ospiti e un paio di simpatiche cartoline da spedire.



Da Giugno a Settembre 1994, il parco si chiama Euro Disneyland Paris, per poi diventare semplicemente Disneyland Paris. Eccovi alcuni dei passpartout provenienti dalle mie visite tra il 1994 e il 2001 quando questi erano ancora in plastica. Pass de Il Re Leone ricevuto per tre anni consecutivi (1994, 1995, 1996), Il Gobbo Di Notredame (1997). Hercules (1998), Cenerentola (1998 e 1999), Tarzan (2000) e Donald Duck (2001).






Fra le altre curiosità vi mostro questi strani oggetti che forse non si capisce subito a cosa servissero, ma se ordinavate nel 1992 un hamburger in uno dei ristoranti del parco, il panino veniva infilzato da sopra con uno di questi due persaonaggi (Jiminy Cricket e Donald Duck in versioni cuochi) per tenere fermi tutti gli ingredienti.

Sempre in ambito di accessori food, molto carini erano i cucchiaini di plastica gialli, per girare lo zucchero nelle bevande al caffe, che avevano sulla punta tantissimi personaggi dei fumetti Disney. Qui ne abbiamo 12, ancora incartati, fra i quali i Fab Five, Nonna Papera, Zio Paperone, Archimede, Gastone e uno dei nipotini di Paperino.

Una cosa che non è mai cambiata al parco è il posto all’entrata, sotto gli archi di benvenuto, dove prendere la mappa cartacea gratuita da consultare, che indica anche, oltre ai vari sponsor, gli show e le attività del mese.



Questo oggettino un pò d’altri tempi, piegato più volte su se stesso, era disponibile in varie lingue, per dare un aiuto pratico agli ospiti che vengono da paesi diversi. Innanzi tutto in Francese, Inglese, Italiano e Spagnolo, che sono le lingue che si sentono di più. E poi anche Olandese e Tedesco. Ed ecco una selezione di mappe conservate dai vari soggiorni. I formati sono cambiati leggermente negli anni ma sempre coloratissimo e tascabile





Con la mappa in mano vi lascio e vi invito al prossimo articolo, in cui ripercorreremo insieme gli anniversari e celebrazioni principali di Disneyland Paris. À bientôt!

Commenti di Mario John