Per i bambini del 1978 che volevano portarsi a casa il loro eroe robotico, in un epoca in cui non esistevano l’home video e lo streaming e la RAI mandava in onda i suoi programmi una sola volta senza proporre repliche, si poteva sperare che i genitori comprassero gli abbastanza costosi filmini Super 8 della serie (di cui parleremo meglio più in là) oppure farsi regalare i libri made in Italy editi dalla casa editrice Giunti-Mazzocco su concessione Sacis/Toei.

A riguardarli oggi, nonostante l’indubbio fascino vintage e nostalgico, questi volumi sono una testimonianza dell’ingenuità ed approssimazione con cui venivano creati questi prodotti per i ragazzi di allora. Le storie ed i testi della prima “ondata” sono creditati ad un certo George Powell, probabile pseudonomo di qualche autore della Mazzocco, che ha rielaborato a modo suo la trama di alcuni dei primi episodi andati in onda.

Il primo librone che esce è di formato grande e si intitola Atlas Ufo Robot, con una copertina davvero accattivante, che mostra i personaggi con i disegni originali dall’anime (Goldrake, Actarus, Alcor, Vega, lo Spacer) messi in risalto da uno sfondo argentato, costa azzurra e titolo in rosso e che promette decisamente più di quanto mantenga. Le storie raccontate all’interno sono tre (Goldrake all’attacco, Ufo contro la terra e I mostri dello spazio) e corrispondono rispettivamente al primo, secondo e quarto episodio dell’anime televisivo. I disegni all’interno non sono originali Giapponesi, ma fatti in Italia e riprendono evidentemente in modo grossolano dei fotogrammi della serie ma spesso messi un pò a caso, tanto che nemmeno illustrano correttamente la parte scritta. A volte appaiono anche personaggi che non c’entrano nulla con quella determinata trama e che magari appaiono in puntate successive, come i rapitori spaziali del giovane Shinichi dell’episodio dieci.

Fra le principali differenze con quanto visto in TV, ricordiamo che Gandal viene chiamato col nome Francese di Minos, Goldrake si dice sia stato costruito dallo stesso Actarus, provetto ingegnere, costretto da Vega che lo aveva rapito per fargli creare una potente macchina da guerra per lui e i mostri attaccano la terra spesso tutti insieme.

Visto il successo del personaggio e del librone, venduto a 4.500 mila lire dell’epoca, la casa editrice decide di dividere le tre storie e ripubblicarle sempre nel 1978 in altrettanti libri in formato più piccolo al prezzo di 2.000 lire e con una grafica di copertina davvero strana. Sul fronte viene messa, accanto ad una fascia argentata con i titoli, mezza illustrazione ripresa dal contenuto dei volumi, che poi continua sulla costa e sul retro.

Insieme a questi, viene messo in vendita anche un quarto volume inedito intitolato Il sogno di Actarus, che racconta a modo suo le vicende del terzo episodio, L’incubo, in cui viene inventata una sorellina defunta del protagonista di nome Ayara, che usa le fattezze di Miyuki, la bambina che rimane orfana a Natale nella dodicesima puntata della serie. Il protagonista in un disegno ricorda anche una imprecisata amica di Fleed, anche lei uccisa dai Vegani, che in realtà è il comandante Mineo con i capelli biondi.

I libri di Goldrake vengono stampati a Torino nella stamperia G. CANALE & C dove è anche prodotta la versione per la Francia delle stesse storie. I volumi per il pubblico d’oltralpe sono identici ai nostri per copertine, illustrazioni e impaginazione tranne che per la lingua. Vi mostriamo la versione Francese di I Mostri Dello Spazio, tradotto in Le Retour Des Monstres (Il Ritorno Dei Mostri).

Le vendite favorevoli spingono Giunti-Mazzocco e Sacis a creare una seconda serie di volumi che escono quasi in concomitanza del secondo blocco di episodi di Atlas Ufo Robot mandati in onda dalla RAI nel 1979. Il primo titolo è Goldrake Al Contrattacco, in formato grande e riprende le vicende delle puntate 26 e 27 in cui Hydargos irrompe nel centro di Procton. La vicenda è divisa in tre sotto parti chiamate Sbarco sulla terra, Allarme! La Betulla Bianca è occupata e La fattoria dichiara guerra. La copertina ci mostra sul fronte un Goldrake che vola nel suo spacer davanti e di profilo su uno sfondo dorato e costa rosa shocking, mentre sul retro di nuovo un’immagine “italiana”. Tornando brevemente alla storia, possiamo dire che rimane fedele all’anime a parte Hydargos che alla fine non muore e Gandal ancora chiamato Minos.

Hydargos viene comunque sostituito dal Ministro Zuryl, ma che viene chiamato col nome storpiato in Zuoril.

Per il secondo di questi altri libri con copertina dorata, che si chiama Venusia in Battaglia si riprende il formato piccolo e si rielabora gli eventi degli episodi 37, 38 e 39 in cui Hikaru scende in campo accanto ad Duke Fleed e Koji e all’interno cominciano anche ad apparire fotogrammi originali del cartone animato. Sul fronte c’e’ un’immagine abbastanza fedele di Actarus e l’iconica nave rosa di Vega, anche se per errore di colorazione i mini dischi non sono verdi ma rosa anche loro. Sul retro un frammento della familiare copertina del disco con le canzoni Italiane di Albertelli e Tempera di cui abbiamo parlato in questo articolo QUI

Il terzo ed ultimo libro del 1979 si chiama Lo Squalo Dello Spazio e ci mostra in copertina un Goldrake intento a lanciare un maglio perforante. La vicenda è ispirata all’episodio Uno Squalo Dallo Spazio, in cui Venusia, Alcor, Rigel e Mizar vengono invitati a Marineland, un parco acquatico sabotato dai Vegani nel quale gli squali da esibizione sono stati sostituiti da robot.

Chiudiamo la bibliografia della Giunti Mazzocco con il mega librone gigante di 35 centimetri di altezza e intitolato Le Grandi Battaglie. I personaggi sulla cover sono sempre su sfondo color oro e la costa è verde brillante. Le vicende trattate sono, come al solito, un pò confuse e si riprende ad un certo punto la storia delle ultime ore del Pianeta Fleed prima dell’attacco sferrato dal “Principe Minos” che decima la popolazione e di come Duke Fleed decide di costruire Goldrake per poter portare i superstiti sulla terra.

Le illustrazioni sono sempre le stesse ripetute dagli altri libri, comprese quelle viste nel disco Fonit Centra e fra l’altro c’è anche un cameo non creditato di Boss Robot!

La storia di Goldrake prosegue nelle librerie Italiane con altri due libroni del 1980 che raccontano alcuni eventi dopo l’arrivo di Maria Fleed, come la vicenda di King Gori e chiamati Super Goldrake e Il trionfo di Super Goldrake. Questa volta si cambia editore e si passa a Walk Over con testi a cura di Mario Leocata e nell’impaginazione si alternano disegni originali Italiani non sempre all’altezza, creditati a Vincenzo Cosentino a mini fotogrammi tratti dalla pellicola in formato “figurine panini”. Vi mostriamo la copertina e il retro di Super Goldrake nella quale appare una scena di uno degli episodi mai trasmessi in Italia.

Chiudiamo il nostro ricordo dei volumi Italiani dedicati ad Atlas Ufo Robot con un’illustrazione contenuta in Il Trionfo di Super Goldrake che è stata precedentemente anche la copertina dedicata al Robottone di Fleed dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni con i programmi dal 9 al 15 Dicembre 1979!

Arrivederci al prossimo articolo nerd di Anime Vintage! つづく