
Nel 1981 la popolarissima Candy Candy prende armi e bagagli e si trasferisce dalla televisione in tutte le edicole d’Italia. Ad inizio anno esce a cura della Fabbri Editore di Milano la collana Candy Candy Col Disco, una pubblicazione quindicinale composta da un grande libro spillato e un 45 giri in cui Laura Boccanera, la voce Italiana amatissima dell’orfanella, riprende il suo ruolo e ci fa rivivere in questi dischi un riassunto delle vicende dell’anime tratto dallo shojo manga scritto da Kyoko Mizuni e disegnato da Yumiko Igarashi e creato da Toei Animation nel 1976.
Cominciamo ricordando i grandi fascicoli, alti intorno ai 30 centimetri con quella grafica di copertina molto semplice tipica dei primi anni ottanta che spesso veniva usata anche sui quaderni scolastici. I disegni dei fascicoli, tutti made in Italy, sono a cura dell’illustratore Sergio Frigerio, creditato nell’ultima pagina di ogni numero.



Lo stile di disegno è decisamente confusionario, dato che ritrae spesso gli stessi individui, in stili diversi all’interno dello stesso libretto, segno che le ispirazioni da cui copiare le illustrazioni della storia, erano immagini tratte da fonti varie; fotogrammi dell’anime, tavole del manga giapponese, disegni riciclati dai fumetti e libri Italiani, ma anche materiale di altre produzioni, visto che spesso alcuni personaggi, soprattutto i secondari, assomigliano impressionantemente al character design di altre serie di quegli anni, in particolare quelle della Tokyo Movie Shinsha che avevano decisamente volti più “allungati” di quelli più tondi della Toei Animation. Fra i tanti esempi ricordiamo il look della Signora Legan, madre di Iriza ed anche lei acerrima nemica di Candy, che spesso in molte pagine assomiglia alla Signora Milligan, la vera madre del Remi della Rai. Mattia, sempre amico del dolce Remi, fa una comparsata sulla copertina del volume 21, Peter e il Nonno di Heidi fanno anche loro un fugace cameo e fra gli orfanelli della Casa di Pony troviamo addirittura Anna Dai Capelli Rossi (qui arancioni) e la sua amica Diana Berry con i capelli chiari.




La collana, alla fine della pubblicazione, è composta da 24 numeri di cui vi ricordo i titoli: 01. Festa Alla Casa Di Pony, 02. Una Piccola Avventura, 03. Addio Annie, 04. Non posso Più Scriverti, 05. L’arrivo Dai Legan, 06. Nuovi Amici Per Candy, 07. Una Rosa Per Candy, 08. Albert Aiutami, 09. Addio Cari Amici, 10. Un Viaggio Avventuroso, 11. In Casa Andrew, 12. Ho Deciso di Partire, 13. Ciao Tuttelentigini, 14. Vita Nel College, 15. Ti Ho Ritrovata Annie, 16. Il Segreto Dei Granchester, 17. Il Valzer Di Maggio, 18. Vacanze In Scozia, 19. Imprevedibile Terence, 20. A Colloquio con Lord Granchester, 21. Una Traversata Movimentata, 22. Di Nuovo In America, 23. Diventare Infermiera, 24. Al Lavoro Dolce Candy.
























Per raccogliere i fascicoli ed i relativi 45 giri, che condividevano la stessa immagine di copertina, vengono messi in vendita, sempre in edicola, tre grandi raccoglitori di plastica gialla, con un inserto plastificato sul fronte e uno sul retro, nati per contenere otto uscite ognuno. L’immagine di retro copertina è la stessa per tutti e tre, con il simpatico Klin.





Veniamo al supporto audio che fa rivivere i protagonisti del cartone animato con le loro voci Italiane, in quello che, a pensarci bene, riprende la tradizione dei dischi “drama” giapponesi in cui i doppiatori dei protagonisti di anime di successo venivano richiamati per recitare momenti salienti delle varie storie, per creare dei vinili (e in seguito dei cd) da vendere come souvenir delle serie ai fan più accaniti.
Nei 45 giri di Candy Candy Col Disco, non ritorna solo la già citata Laura Boccanera nella parte dell’orfanella del Michigan, ma praticamente l’intero cast, fra gli altri Susanna Fassetta (Annie), Laura Lenghi (Iriza), Riccardo Rossi (Neal), Marco Guadagno nella parte di Anthony e Massimo Rossi in quella di Terence, cosa molto rara che indica una produzione di grande qualità visto che in progetti discografici simili, precedenti o successivi, come ad esempio il “drama album” italiano della RCA su Lady Oscar, vengono utilizzate solo le voci dei due protagonisti.




Le registrazioni dei dialoghi, su concessione della Olympus Merchandise che aveva portato il cartone animato in Italia a quei tempi, avvengono presso lo studio Citiemme Registrazioni Sonore, fondato dell’attrice e direttrice di doppiaggio Isa Barzizza, dove fu anche eseguito il doppiaggio della serie tv vera e propria e dei due film cinematografici di montaggio, oltre che quello di altri anime che oggi sono considerati “iconici” come Lady Oscar, Daltanious, Hello Spank, e Lulu’ l’angelo dei fiori fra i tanti.
Ogni singolo, tra lato A e B ha una durata complessiva di circa 12 minuti e si apre sempre con la famosa sigla dei Rocking Horse, che sfuma esattamente come accadeva in TV. Non avendo accesso o non potendo usare la background music (BGM) originale Giapponese vengono ricreati dei sottofondi musicali adatti ai vari momenti della trama che richiamano le atmosfere di quelle dell’anime, anche se la differenza si sente, essendo la colonna sonora originale di Candy Candy ad opera del grande Takeo Watanabe. Il retrocopertina è sempre lo stesso con il simpatico procione Klin che ascolta il vinile su un giradischi d’epoca mentre l’etichetta del disco è di color verde. Con la seconda uscita veniva dato in omaggio anche un poster da appendere nelle camerette proprio con questo disegno di Klin.



Vengono usate anche delle canzonicine originali di non particolare qualità, una sembra anche interpretata dalla stessa Boccanera, che mandano avanti le vicende e che saranno edite in versione integrale in un album a 33 giri intitolato Le Più Belle Canzoni di Candy, sempre venduto in edicola da parte della Fabbri Editore come supplemento a Candy Candy Col Disco. Sul Lato A ci sono le nove canzoni cantante, mentre sul Lato B le stesse in versione basi strumentali. Le pagine interne del disco, che contengono i testi delle canzoni, sono illustrate con alcune delle già viste illustrazioni di Frigerio.










La storia di Candy Candy col Disco si chiude idealmente col vinile 24, in cui Candy incontra la capo infermiera Mary Jane e viene accettata nella sua scuola, decidendo cosi di dare quella svolta essenziale alla sua vita.























Tirando le somme questa collana rappresenta un raro esempio di esperimento ben riuscito per far rivivere nelle loro case alle bambine ma anche ai maschietti (visto che nonostante l’anime è derivato da uno shojo manga ci sono elementi e personaggi che interessano anche loro) un’opera molto amata da subito da tutti, sempre ricordandoci che a quell’epoca non esistevano i videoregistratori che poi ci hanno permesso di rivedere i nostri eroi con più comodità.
Arrivederci al prossimo articolo nerd di Anime Vintage! つづく
